Appunti sparsi sull'avventura testuale 'Aladino e le Perle di Saggezza' di Leonardo Boselli

Pubblicato: 23/09/2009 da MS in Interactive Fiction
Tag:, , , ,

Coraggio, alzi la mano chi non ha mai visto o sentito parlare della storia di Aladino e della sua lampada magica. Bene, non vedo mani alzate, anche se probabilmente è semplicemente per il fatto che al momento mi ritrovo a pigiare letterine a caso nella schermata di WordPress. Ad ogni modo, mi permetto di ricordare al lettore che Aladino è uno dei personaggi de ‘Le Mille e una Notte‘, celeberrima raccolta di racconti orientali ricchi di fantasia e mistero, alla quale pare ispirarsi l’avventura scritta in Inform 7 ed in Italiano dall’autore esordiente Leonardo Boselli. Il titolo di questa nuova AT è proprio ‘Aladino e le Perle di Saggezza’ ed il suo protagonista principale non ha a che fare con un perfido gran visir ed una lampada magica ma con un “semplice” problema.

L’antefatto è straordinariamente verosimile: il nostro alter ego digitale, Aladino, è stato attaccato dai predoni del deserto, derubato di tutti i propri possedimenti, tra cui anche vestiti e calzari e lasciato, privo di conoscenza, a marcire in pieno deserto. Toccherà al giocatore guidare il proprio sfortunato avatar verso la più vicina oasi e dargli la possibilità di ritrovare la strada di casa evitando i molti pericoli del deserto ed il caldo insopportabile.

La storia in sé è praticamente assente. Non è presente un intreccio narrativo di base e non ci sono rivelazioni dell’ultimo minuto o cambiamenti di rotta epocali. La presentazione degli eventi al giocatore è dunque estremamente lineare e gli stessi contenuti mediati sono semplici e di immediata acquisizione. Si sta pertanto parlando non di una trama ricca e significativa ma di una semplice esposizione di tanti episodi singoli intrecciati, che rivelano d’altronde la metodologia di programmazione utilizzata dall’autore e rivelata nelle note finali. Una dinamica pensata giorno dopo giorno e piuttosto basilare, che però proprio per la sua basilarità deve essere necessariamente presentata in modo originale al giocatore/lettore. Ed è proprio questo il primo punto di forza di Aladino e le Perle di Saggezza (da ora in poi APS).

La storia viene portata avanti attraverso una serie di enigmi ed una sorta di prove (o quests per gli appassionati di RPG). Il nostro alter ego digitale incontrerà diversi NPC lungo la propria strada ed ognuno di essi potrà donargli un oggetto più o meno utile per la realizzazione di un enigma finale. Questo dono sarà però condizionato al superamento di un’altra prova e dunque alla risoluzione di un altro enigma. Su questa sorta di intreccio pulito ed ordinato di incontro-dialogo-enigma-ricompensa si impernia APS. La cosa potrebbe suonare noiosa detta in questo modo ma questa considerazione sarebbe un grave errore. Come si è già detto sopra, l’attenzione dell’utente di una AT non è legata solamente ai contenuti mediati ma soprattutto alla loro presentazione, più nello specifico riguardo lo stile di gioco della AT e la dose di ironia con cui è scritta. Lo stile di gioco di APS, lo si è appena detto, è il classico stile delle avventure testuali tutte enigmi e punteggi (un classico imperdibile per gli avventurieri incalliti!). Per quanto riguarda lo stile di scrittura, bisogna ammettere che quello di APS è piuttosto ironico e al tempo stesso curato.

I dialoghi con i diversi NPC sono semplici e scritti con una buona dose di ironia, che riesce a strappare più di un sorriso in diverse occasioni. Non formazione dunque, ma intrattenimento. Un piacevole intrattenimento, scritto bene e senza facili volgarità. Una cosa decisamente non da poco oggi giorno. Ci sono delle leggere sbavature in termini di maiuscole/minuscole e di punteggiatura ma sono decisamente errori minori di fronte alla buona impressione che rende l’intero lavoro di scrittura.

Anche il mondo di gioco è realizzato in maniera verosimile, con tanti elementi propri di un deserto. Capiterà ad esempio di vedere da vicino le abitudini di un avvoltoio, prima alto nei cieli, poi sonnecchiante nei pressi di una sorgente d’acqua e quindi tornato nel proprio nido. Oppure capiterà di dover imparare a trattare con un fiero leone della tundra o ancora imparare a distinguere un cammello in base al numero di gobbe ed impiegarlo per spostarsi nelle calde ambientazioni dell’avventura. La prima necessità sarà quella di trovare un riparo e dei vestiti, perché, cito testualmente l’avventura, ‘gli uomini invidiosi possono diventare violenti e passare alle vie di fatto’. Nel corso dell’avventura capiterà inoltre di incontrare diversi elementi tipici delle fiabe orientali, interpretati all’insegna del divertimento e di un dissacrante spirito d’umorismo.

Il comparto tecnico è molto curato. Di APS esistono una versione puramente testuale, una con suoni ed immagini ed una con suoni, immagini e collegamenti ipertestuali. La vera novità è rappresentata da questa terza opzione, in cui si uniscono la possibilità di cliccare parole chiave come ‘est’ per andare ad est oppure scrivere semplicemente da riga di comando come in una usuale AT. Una piccola rivoluzione, questa, che è stata resa possibile da una espansione febbrilmente resa disponibile per Inform 7 e che pare quasi farsi beffe dei tanti programmatori che a loro volta si fan (sono fatti) beffe di Inform, archiviandolo come qualcosa di superato e obsoleto. La possibilità di cliccare ipertesti non è una novità e in APS viene presentata ancora in una forma piuttosto embrionale ma molto interessante. Non deve essere stato un lavoro da poco e si deve riconoscore all’autore, Leonardo Boselli, l’innovazione assoluta che ha portato nella community italiana con questo suo sforzo. Ci sono ampi miglioramenti possibili: ad esempio sarebbe bene aggiungere nell’interfaccia grafica una sorta di rosa dei venti come in ‘City of Secrets’ di Emily Short e magari anche un menù secondario in cui visualizzare inventario o opzioni disponibili. Tutte possibilità che con Inform7, e nulla più, attualmente sono realizzabili. E’ bene che si sappia e venga sottolineata l’enorme potenza del programma.

Il problema principale delle versioni grafiche restano ancora i suoni, gestiti in maniera basilare da IF7 e senza possibilità di più canali audio o di sfumature in ingresso o in un uscita. Pare che ci sia già un team spagnolo a lavoro su questo inconveniente, con un’espansione nota come ‘Damusix’. Sarebbe ad esempio bello poter sfumare la sinfonia di ingresso in tempo reale.

Giudizio Finale: APS è una classica avventura ad enigmi, con una storia pretestuosa che presenta al lettore situazioni spiritose e verosimili, aggiungendo alla formula un pizzico dello stupore proprio delle fiabe orientali e ironia in quantità industriali. Sono presenti piccole sbavature nella tipografia. L’idea in sé funziona bene nella sua semplicità. Il mio voto finale per la versione testuale di Aladino e le Perle di Saggezza è 7.75. Non è finita qui! Di APS ne esistono tre versioni e pertanto dovrò dare diversi giudizi finali! La versione con grafica e suoni è molto curata e aggiunge una certa atmosfera all’avventura. Visto l’impegno notevole portato avanti dall’autore ed il buon risultato ottenuto, il mio voto finale per la versione grafica di Aladino e le Perle di Saggezza è di 8.25 (che è superiore a 7.75, essendo grafica e suoni un irrimediabile valore aggiunto). Leonardo ha tuttavia dimostrato una cura eccezionale rispetto al proprio prodotto ed un supporto continuo. Viste l’innovazione e l’ulteriore lavoro portato avanti dall’autore nel caso della versione ipertestuale, il mio voto finale per essa vuole essere un incoraggiamento a smussare gli intoppi grafici e i bug tecnici e a proseguire su questa strada, essendo il voto stesso pari a 9! Il mio voto finale per la versione ipertestuale di Aladino e le Perle di Saggezza è 9. Ho ritenuto il lavoro molto buono, semplice e migliorabile in alcuni tratti, un classico imperdibile per qualsiasi giocatore di AT italiane in altri. E, cosa ben importante, senza alcuna pretesa di grandezza. Che sia un bel punto di partenza per un Monkey Island testuale? Sicuramente c’è del lavoro da fare ma non si è poi troppo lontani. E ancora sicuramente, si tratta di un ottimo esordio.

Lascia un commento